venerdì 21 giugno 2024

notizie da Venezia e Trieste, settembre 2023

Care e cari,

ben trovati! Settembre è il mese delle cose che cominciano… molti studenti hanno iniziato a studiare italiano, partecipando ai nostri corsi a Venezia e Trieste.
Noi siamo felici e stiamo bene: il clima è piacevole, l’estate non è ancora finita e stiamo lavorando ai prossimi mesi e ai prossimi corsi,
in presenza e online.

Il brano scelto per questo mese è tratto da
Azzurro: stralci di vita, l’ultimo libro di Curzio Maltese, uno scrittore, giornalista e politico italiano che è mancato quest’anno, subito dopo aver terminato la scrittura di questa sua ultima opera.

Il libro racconta gli avvenimenti della vita dello scrittore che si intrecciano con la storia dell’
Italia contemporanea. Le espressioni culturali dell’Italia degli ultimi sessantacinque anni, come il cinema, la musica, il calcio, la politica, sono protagoniste assolute dell’opera di Maltese.

Vi lascio con questo testo che racconta un viaggio a bordo di una FIAT 500!
Un carissimo saluto da Carola e da tutto il gruppo di
Istituto Venezia!

***************************************************************

L’estate della mia vita è stata una vacanza con mia mia sorella, mia madre e la sua collega Isabella: una donna simpatica, allegra, una perfetta compagna di viaggio. Mia mamma aveva appena comprato la 500, un vero gioiello per noi. Mi ricordo come la guardavo, come la guardavamo tutti. Andavamo in Calabria, avevo 8 anni, fu un viaggio fiabesco. Non ho mai più provato quel senso d’avventura. […] Era l’Italia del boom, fine boom per essere più precisi. Un paese ancora ingenuo, allegro, rivolto al futuro, dove perfino i poveri potevano sentirsi felici. Ricordo una sosta di sera, ai bordi di una statale, per spiare una festa paesana in tutto e per tutto uguale a quella che anni dopo avrei visto al cineforum nel Sorpasso, con le camicie sgargianti dei contadini che ballavano il twist. Unica differenza, che qui si ballava Romagna mia di Raoul Casadei. Da quel viaggio tornai con una sete inestinguibile di sapere, mi feci regalare atlanti e cartine geografiche e imparai un gioco che so fare anche adesso, ma con una sciocca vergogna che allora era orgoglio: disegnare a occhi chiusi e alla perfezione i confini dello stivale. L’amore fisico, carnale, per la mia madre terra è rimasto la mia personale forma di patriottismo. […] Io volevo sempre sentire Azzurro con il mangiadischi arancione, non c’era la radio in macchina. La versione cantata da Adriano Celentano e scritta da un certo Paolo Conte, che allora non sapevo chi fosse. Per me era un capolavoro strano, che non capivo bene ma ricordo la sensazione che mi provocava, i brividi, la gioia. “Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me, mi accorgo di non avere più risorse senza di te, e allora io quasi quasi prendo il treno…”, la felicità era conoscere e cantare questa canzone. Tutti insieme. Il coro dell’allegria.

o   fiabesco: simile alle fiabe, fantastico

o   ingenuo: senza esperienza, troppo semplice, sprovveduto

o   perfino: addirittura

o   spiare: guardare di nascosto

o   sgargianti: molto colorate, vivaci

o   inestinguibile: che non si può spegnere

o   sciocca: stupida, poco furba

o   stivale: nome che si usa per chiamare l’Italia, che ha la forma della calzatura (la Puglia è il tacco d’Italia, la Calabria la punta)

o   mangiadischi: giradischi portatile, lettore musicale tipico degli anni ’60 (e non solo)

Nessun commento:

Posta un commento