Care e cari,
spero che tutti stiate bene! Ben ritrovati,
come sempre.
A Venezia tutto procede bene, sono giorni particolari, pieni di eventi, feste e di ricorrenze.
Il 25 aprile in Italia
è la Festa della Liberazione che
ricorda la liberazione delle città italiane dal nazismo e dal fascismo, ad
opera del movimento partigiano.
Ancora, a Venezia il 25 aprile ricorre la festa di San Marco, santo patrono della città a cui sono dedicate la bellissima piazza e la stupenda basilica.
In questa occasione è tradizione, tra le persone amate, regalarsi il bòcolo – cioè un
bocciolo di rosa rossa.
A Trieste sono ricominciati i corsi di italiano e moltissimi studenti hanno deciso di trascorrere un periodo di
studio in questa meravigliosa
città, accogliente e cosmopolita.
Il brano scelto per questo mese è tratto da un
bellissimo libro del 2017 di Giuseppe
Barbera che si intitola Abbracciare gli alberi. Barbera è un
agronomo, cioè un esperto di piante, che è da sempre impegnato nella tutela del
paesaggio. In
questo libro, l’autore racconta del grande ruolo degli alberi, della loro
identità e della loro funzione
naturale e culturale. È un racconto immersivo che fa bene al cuore.
Buona lettura, un carissimo saluto a tutti da Carola
e da tutto il gruppo di Istituto Venezia!
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Milioni di anni fa siamo scesi dagli alberi, per poi passare
gran parte del nostro tempo a tagliarli o bruciarli. Da diecimila anni abbiamo
anche imparato a piantarli e coltivarli, ma lo abbiamo fatto in misura molto
minore. E adesso che avremmo bisogno di loro per mantenere gli equilibri
ecologici, ci accorgiamo che sono pochi e mal curati.
Il rapporto tra gli organismi più evoluti del regno animale e quelli del regno
vegetale non è stato equo, perché noi
abbiamo tagliato almeno la metà delle foreste del pianeta, trascurato giardini
e arboreti nonostante i loro
alberi abbiano reso fertile il suolo e respirabile l’aria, mitigato gli eccessi del clima, fornito
legna, frutti, ombra, bellezza per mille usi indispensabili e piacevoli.
Ci sono molte buone ragioni per abbracciare gli alberi. Alcuni credono che,
attraverso questo gesto, alberi e uomini entrino in comunicazione: si può
dubitarne purché non si dimentichi che il senso del sacro è nato proprio al
cospetto degli alberi,
osservando la loro capacità di andare oltre i limiti angusti della primitiva percezione: le radici in fondo alla terra e le chiome che si perdono nel cielo, la
vita che rinasce ogni primavera dopo che è sembrata morire in autunno. […]
Ci sono molte buone ragioni per abbracciare, difendere e coltivare gli alberi.
Per trovarle e sostenerle non bisogna affidarsi solo all’arboricoltura, all’ecologia e alla selvicoltura, ma a tutti i campi del sapere
che insieme testimoniano di un rapporto antico e profondo. La mitologia e la
poesia, la narrativa e la filosofia, la storia e la geografia, la pittura e la
musica offrono moltissime occasioni che si uniscono a quelle delle scienze arboree. È la corteccia degli alberi, il liber
latino, che qualcuno trasse dal tronco per tracciare parole su una
superficie più agevole di quella offerta da un pezzo di argilla, ad aver permesso che gli atti
del coltivare, del prendersi cura, fossero estesi dalla terra all’animo umano,
alla cultura animi che «come un campo, per quanto fertile, non può dare frutti
senza coltivazione». […]
Piantare e difendere gli alberi non è, quindi, affare soltanto degli arboricoltori, ma di chiunque abbia a cuore il
futuro del pianeta. Vanno messe in campo non solo le risorse della scienza e
della tecnica, ma anche quelle della creatività. Serve un patto tra uomini e
alberi.
o equo: equilibrato, giusto
o
arboreti: alberi da frutto
o
suolo: terreno
o
mitigato: reso più mite, meno intenso
o
al cospetto: alla presenza, davanti
o
angusti: stretti, scomodi, scarsi
o
radici: organo delle piante immerso nel terreno che
porta acqua e sali minerali
o
chiome: parte superiore degli alberi, insieme di
foglie
o
arboricoltura: scienza relativa
alla coltivazione degli alberi
o
selvicoltura: scienze relative alle foreste
o
arboree: relative agli alberi
o
corteccia: parte esterna delle piante, degli
alberi
o
tronco: fusto, parte dell’albero tra le radici e la
chioma
o
argilla: roccia che assorbe molta acqua
o
arboricoltori: chi si occupa di
arboricoltura
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