venerdì 21 giugno 2024

notizie da Venezia e Trieste, febbraio 2024

Care e cari,

speriamo che voi stiate bene! Ben ritrovati.

Noi stiamo bene e vi scriviamo sul finire del mese di
febbraio, mese che quest’anno ha 29 giorni: è bisestile. È stato un mese bello e pieno di corsi interessanti a scuola e di eventi festosi in città.

Le giornate si stanno allungando e ci prepariamo alla bella stagione e all’arrivo di molti studenti a Venezia e a Trieste. Con l’occasione vi ricordo che ci sono molti corsi in programma: italiano, cucina, arte, architettura… online e in presenza.  

Il brano scelto per questo mese è l’incipit di Alma, il nuovissimo romanzo di Federica Manzon che parla di identità e memoria ed è ambientato a Trieste. Gli eventi storici che hanno caratterizzato il ruolo della città si intrecciano con la vita personale di Alma, la protagonista, dando vita a ad un’opera ricca di intimità e di storia.

Buona lettura a tutti e un carissimo saluto da Carola e da tutto il gruppo di Istituto Venezia!

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Ad aprile sono poche le barche che fanno la spola dalla terraferma all’isola. Lei cammina nel paese chiuso: una donna con gambe da cicogna e rughe ai lati degli occhi azzurrini come chi è cresciuto in una città ventosa, se ne va in giro sola tra case di vacanza disabitate, qualche facciata sfoggia una bandiera della Dinamo Zagabria appesa ai fili del bucato, qualche altra un muro decorato da fori di proiettile. Alma alza gli occhi verso il campanile e vede un gabbiano che si sgranchisce le ali. Stamattina ha telefonato all’albergo sull’isola, ha chiesto se fosse possibile prenotare una camera. È possibile, le hanno risposto con riluttanza. […]
Il cielo intanto è schiarito, c’è un sole baltico. Le sembra di aver passato la vita sotto cieli come questo, a inseguire qualcosa che non aveva chiaro. Un inverno nella sua città a est, doveva essere la fine di febbraio, camminava nel bosco del barone Revoltella e gli alberi
sobbalzavano per la bora, lei stringeva la mano di un uomo che si era intrufolata nella tasca del suo cappotto e tremava. Accadevano cose del genere, conosceva persone con cui passava del tempo, scrutavano il cielo insieme, facevano un pezzo di strada, poi lei se ne andava. Le campane battono l’ora, il capitano della barca è entrato in cabina a controllare che tutto sia pronto. Alma si affretta a raggiungere la passerella, nessuno le controlla il biglietto: è l’unica passeggera, e ha l’aria da straniera del nord. Ovunque abbia vissuto l’hanno sempre scambiata per una che viene da un altrove, c’è qualcosa di provvisorio nei suoi gesti, come se fosse sempre sul punto di partire, o perché dà l’impressione di aspettare un attimo di troppo prima di rispondere alle domande e la gente pensa che lei non capisca la lingua, nessuna lingua, anche se lei ne capisce e ne parla diverse.
Sul ponte appoggia i gomiti al
parapetto e si sporge a vedere l’acqua che si increspa appena i motori iniziano a rullare. Una volta, in braccio a suo padre, le era caduto il cappello in acqua. Un cappellino di paglia con il nastro blu comprato a Venezia. Per consolarla lui l’aveva portata sottocoperta, dove molti nel vederlo si erano alzati a stringergli la mano, aveva detto qualcosa al capitano e quello aveva fatto spuntare dall’armadietto sotto i comandi un rettangolo di tessuto blu con una stella rossa cucita su un lato e gliel’aveva sistemato sulla testa. Lei aveva detto “grazie”, e il capitano e suo padre si erano scambiati uno sguardo significativo.

o   spola: fare avanti e indietro da due luoghi, costantemente

o   gambe da cicogna: gambe lunghe, come quelle della cicogna

o   sfoggia: esibisce, mette in mostra

o   Dinamo Zagabria: squadra di calcio della Croazia

o   sgranchisce: distende, scioglie le gambe o le braccia; in questo caso le ali

o   riluttanza: scarso entusiasmo, avversione, scarsa propensione

o   sobbalzavano: si muovevano, come a piccoli salti

o   bora: vento tipico della zona di Trieste

o   intrufolata: infilata di nascosto

o   parapetto: ringhiera, corrimano di protezione

o   rullare: girare

o   sottocoperta: ambiente della nave o della barca situato sotto il ponte di coperta

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