giovedì 18 novembre 2010

Paolo Rumiz, La rotta per Lepanto

Paolo Rumiz, La rotta per Lepanto (3)



E ora, con l'aurora che spunta, immaginiamo le galere che vanno; la partenza della flotta di Sebastiano Venier contro i Turchi in quel fine estate del 1571. Nella realtà le navi non salparono tutte insieme, radunare la flotta fu operazione lunga, diluita da Venezia fino a Corfù. Ma proviamo a immaginare il passaggio di una grande flotta a remi davanti a San Marco. Non è facile "vedere" un simile spettacolo avendo in mente le navi di oggi. Cento galere, cento navi affusolate, lunghe dai quaranta ai cinquanta metri, quindicimila rematori. Impossibile. Non c' è libro specialistico, non c' è manuale di storia che sveli l'anima di un evento così grandioso.

Solo chi naviga davvero, chi conosce i segreti dei legni, può capire. Un disegnatore di barche a vela. Come il vecchio Carlo Sciarrelli, triestino, lupo di bordo, grande raccontatore e grande divoratore di biblioteche di mare. Lo risento, una sera nel suo giardino, davanti a un tavolo pieno di carte antiche, mimare a gran gesti la vogata dei rematori e narrare, in dialetto, quello straordinario preludio della battaglia. "Pensa al rumor de cinquemila remi che entra in acqua, pensa ale schene, al respiro de quindesemila gaeotti che voga in pie. Trentamila brazzi, trentamila polmoni.

Iera quasi tuti s' ciavoni, i più forti e i più grandi de tuti. E po' le vele che se alza, i musicanti a puppa cole trombe, i tamburi, i nobili cole armadure, i soldai cole piume, le bandiere al vento, e tuta Venezia che varda. Ti viene la pelle d' oca. L'umanità non ha mai prodotto un'immagine più straordinaria della grandiosità". Per fare Lepanto devi moltiplicare per quattro questa già inimmaginabile grandiosità. Pensare a ventimila remi, una foresta vergine di legni che spazzano le schiume.

Veneziani con genovesi, papalini, maltesi, napoletani. Navi perfette, il top del remo in simbiosi con la vela, una storia di duemila anni che parte dalla trireme greca e dalla "Navis Longa" di Roma. "Lepanto, apoteosi e fine di una leggenda che comincia a Salamina".

Aurora: sostantivo femminile singolare; il chiarore che precede a oriente, dopo l'alba, il sorgere del Sole. Sinonimo: crepuscolo
Galere: sostantivo femminile plurale; grande barca veneziana
Flotta: sostantivo femminile singolare; insieme delle navi militari o mercantili di uno Stato o di una compagnia di navigazione
Salparono: passato remoto alla 3^ persona plurale del verbo “salpare; levare le ancore, sciogliere gli ormeggi, partire, prendere il largo
Diluita: participio passato (femminile singolare) del verbo “diluire; rendere meno densa. Sinonimo: sparpagliata
Remi: sostantivo maschile plurale; lunga pala di legno che, immersa nell’acqua, permette di far muovere la barca
Avendo in mente: gerundio del verbo “avere; Sinonimi: ricordare, pensare
Affusolate: participio passato (femminile plurale) del verbo “affusolare; dare la forma di un fuso. Sinonimo: assottigliare
Rematori: sostantivo maschile plurale; chi rema
Manuale: sostantivo maschile singolare; libro contenente le nozioni fondamentali di un’arte o di una disciplina
Sveli: congiuntivo presente alla 3^ persona singolare del verbo “svelare”; render noto ciò che era nascosto. Sinonimi: manifestare, rivelare
Naviga: presente indicativo alla 3^ persona singolare del verbo “navigare; viaggiare con nave
Legni: sostantivo maschile plurale; la parte dura del tronco e dei rami delle piante, il materiale da costruzione che si ricava dal tronco di certi alberi
Vela: sostantivo femminile singolare; telo che viene fissato all’albero di un’imbarcazione che viene manovrata in modo da sfruttare il vento 
Lupo di bordo: marinaio esperto
Divoratore: chi divora
Mimare: esprimere con gesti
Vogata: sostantivo femminile singolare; atto, effetto del vogare, la spinta data col remo
Preludio: sostantivo maschile singolare; introduzione, nei brani musicali, ad una composizione, segno premonitore
Schene: sostantivo femminile plurale; termine dialettale che significa “schiene”: parte posteriore del torso umano
Gaeotti: sostantivo maschile plurale; termine dialettale che significa “galeotti”: carcerati, coloro che remavano nelle galee, per lo più schiavi o condannati
Pie: sostantivo maschile plurale; termine dialettale che significa “piedi”: la parte terminale delle gambe che serve per mantenere l’equilibrio e la posizione dritta, per camminare e per correre
Brazzi: sostantivo femminile plurale; termine dialettale che significa “braccia”: segmento dell’arto superiore compreso tra la spalla e il gomito
S' ciavoni: sostantivo maschile plurale; abitanti della Sclavonia (Dalmazia)
Puppa: sostantivo femminile singolare; termine dialettale che significa “poppa”: la parte posteriore di un’imbarcazione
Armadure: sostantivo femminile plurale; termine dialettale che significa “armature”: complesso di armi difensive che indossavano i guerrieri antichi
Varda: presente indicativo alla 3^ persona singolare del verbo “guardare; termine dialettale che significa “guarda”
La pelle d’oca: modo di dire che significa che qualcosa ti emoziona e ti fa venire i brividi
Moltiplicare: verbo, infinito presente; far aumentare di numero, accrescere
Inimmaginabile: aggettivo; che non si può immaginare
Vergine: aggettivo; non ancora del tutto esplorata
Spazzare: verbo, infinito presente; pulire, togliere, portar via, liberare
Simbiosi: sostantivo femminile singolare; vita in comune di due esseri, animali o vegetali, contatto stretto, affinità tra fenomeni diversi
Trireme: sostantivo femminile singolare; antica nave da guerra a tre ordini di remi
Apoteosi: sostantivo femminile singolare; esaltazione, celebrazione
Leggenda: sostantivo femminile singolare; narrazione di un fatto, di argomento religioso, eroico o cavalleresco, in cui entrino molti elementi fantastici

Nessun commento:

Posta un commento